Giambattista Piazzetta (Venezia, 1683 – 1754)


San Jacopo trascinato al martirio
Olio su tela, 165 x 138 cm
Chiesa di San Stae, Venezia

L'opera fa parte di una serie di dodici tele con episodi della vita degli apostoli tratti dalla Leggenda aurea di Jacopo da Varazze. Le tele furono dipinte da diversi artisti tra i più eminenti rappresentanti delle diverse scuole artistiche operanti a Venezia all'inizio del XVIII secolo, quali ad esempio Giambattista Tiepolo, Sebastiano Ricci. Il ciclo di tele fu commissionato dal nobile Andrea Stazio che nel suo testamento del 1722 destinava 1.200 ducati per tale realizzazione. Le opere furono inizialmente collocate in corrispondenza delle colonne della navata e successivamente spostate nel 1771 lungo le pareti del coro raccolte a gruppi di tre entro cornici a stucco.
L'opera declina la resa naturalistica della scena, di ascendenza seicentesca, con un'intensità drammatica costruita lungo la diagonale che vede contrapporsi le due forze opposte dei protagonisti, quella del santo, anziano ma vigoroso, a quella del nerboruto manigoldo. Viene così visualizzata la tensione mistica di San Jacopo con la quale lo spettatore può più facilmente immedesimarsi. Nella qualità della pennellata sciolta e palpitante di luce appare evidente un rimando alla pittura di Johann Liss, mentre il forte contrasto luministico deriva dall'adesione ai modi della cosiddetta pittura tenebrosa sviluppatasi nel secolo precedente.